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Proseguono le indagini per il disastro aereo in Corea del sud

Muan, 2 gen. (askanews) - C'è ancora molto da chiarire nel disastro aereo avvenuto in Corea del sud in cui hanno perso la vita 179 persone. La polizia sudcoreana ha fatto irruzione negli uffici della Jeju Air e dell'operatore dell'aeroporto internazionale di Muan come parte dell'indagine sullo schianto mortale di un Boeing 737-800. Il volo trasportava 181 persone dalla Thailandia quando ha lanciato una chiamata di soccorso ed è atterrato di pancia senza il carrello in prima di schiantarsi contro una barriera, uccidendo tutti a bordo tranne due assistenti di volo estratti dai rottami in fiamme.

Gli investigatori sudcoreani e statunitensi, tra cui quelli della Boeing, stanno setacciando il luogo dell'incidente per stabilirne la causa, entrambe le scatole nere sono state trovate e si sta procedendo con la decodifica. Bisogna chiarire perché l'aereo andasse così veloce ormai a terra (almeno 350 chilometri orari), perché i piloti non sono riusciti a tirare giù il carrello di atterragio e la parte mobile delle ali non fosse nella posizione corretta per toccare terra, e perchè il suolo sia stato toccato troppo vicino al muro di contenimento.

La Corea del Sud ha anche annunciato che ispezionerà tutti gli aerei Boeing 737-800 utilizzati dai suoi vettori, concentrandosi sul carrello di atterraggio, che sembra non aver funzionato durante l'incidente di domenica.

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