Russia, la Banca centrale lascia i tassi fermi al 21%
Milano, 20 dic. (askanews) - La Banca centrale russa ha, a sorpresa, mantenuto il suo tasso di riferimento fermo al 21%.
"Oggi abbiamo deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21,00% annuo. Nell'economia si sono formate condizioni monetarie restrittive, che dovrebbero garantire un rallentamento dell'inflazione nei prossimi trimestri", ha dichiarato la presidente della Banca centrale russa , Elvira Nabioullina.
"Questo è il risultato degli effetti di fattori indipendenti dalla politica monetaria. Dato il notevole aumento dei tassi di interesse per i mutuatari e il raffreddamento dell'attività creditizia, l'inasprimento delle condizioni monetarie raggiunto crea i presupposti necessari per la ripresa dei processi di disinflazione e per il ritorno dell'inflazione all'obiettivo, nonostante l'elevata crescita dei prezzi correnti e l'alta domanda interna", è scritto in una nota della Banca centrale russa.
"La Banca di Russia - conclude la nota - valuterà la necessità di un aumento del tasso di riferimento nella prossima riunione, tenendo conto delle ulteriori dinamiche dei prestiti e dell'inflazione".
L'annuncio sul mantenimento del tasso di interesse chiave al 21%, il più alto dal 2003, nonostante l'inflazione alle stelle, è una decisione inaspettata che arriva dopo le forti critiche dei leader aziendali russi sulla politica monetaria del paese.