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Addio Letizia Battaglia, con la sue fotografie raccontò la mafia

Milano, 14 apr. (askanews) - È morta all'età di 87 anni la fotografa palermitana Letizia Battaglia. Il suo obiettivo ha catturato la Palermo degli anni Settanta e Ottanta, con la guerra di mafia, i suoi eroi e i suoi cadaveri, fino alla "primavera" della città. Ma Letizia Battaglia non è stata solo una fotografa di mafia, ma una delle più importanti testimoni dell'Italia del Novecento.

Non solo le grandi fotografie dalla stagione de "L'Ora" di Palermo, ma anche tanti ritratti a personaggi, da Pasolini a Franca Rame, Frank Zappa e Guttuso. Battaglia ha documentato occupazioni e scontri di piazza negli anni Settanta, poi la summa del suo lavoro, con le foto dei bambini e delle donne dei quartieri popolari di Palermo, la borghesia e la nobiltà della città, ma soprattutto gli scatti d'inchiesta sulla mafia: dagli uomini delle istituzioni in prima fila contro Cosa Nostra, da Boris Giuliano a Ninni Cassarà a Giovanni Falcone, ai politici legati alla criminalità, come Salvo Lima e Vito Ciancimino, e la famosa foto di Giulio Andreotti con il mafioso Nino Salvo, che divenne uno dei principali capi d'accusa nel processo contro l'esponente democristiano.

In una retrospettiiva a lei dedicata al Maxxi di Roma nel 2016 Battaglia parlò così della Mafia, uno dei soggetti più ricorrenti nella sua carriera da fotografa: "La mafia in questi anni è stata meno vistosa, non si è fatta vedere, anche perché a seguito di questa trattativa Stato-mafia aveva ottenuto dei vantaggi. È difficile fotografare oggi la mafia, perché è dentro la politica, dentro il Palazzo di Giustizia...è molto difficile".

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