All'asta le magliette dei campioni di Serie A per dire "no" al razzismo
Ventitré maglie di altrettanti campioni del calcio della seria A 2012-2013 come Andrea Pirlo, Xavier Zanetti, Marek Hamsik, Daniele De Rossi, Gianluigi Buffon, Juan Cuadrado, Mario Balotelli e Anderson Hernanes. Poi quattro palloni autografati, utilizzati in alcuni matchdecisivi. Tutti questi pezzi unici, donati alla Presidenza del consiglio da Lega Calcio e Assocalciatori, sono stati messi all'asta su Ebay questa mattina: chi vuole aggiudicarseli, potrà fare la sua offerta. Il ricavato della vendita dei "prodotti", che stanno scatenando l'interesse di molti tifosi sfegatati, sarà utilizzato per fini nobili, cioè per realizzare una campagna nazionale di sensibilizzazione contro il razzismo nel calcio e per l'inclusione dei bambini stranieri in Italia. L'asta è stata aperta questa mattina dall'ex campione del mondo e vice presidente di Associazione italiana calciatori Simone Perrotta, nel corso di una conferenza stampa per illustrare le iniziative della decima Settimana d'azione contro il razzismo organizzata, come ogni anni, da Unar. "Quest'anno l'intento dell'Ufficio è quello di coinvolgere il grande calcio di Serie A per valorizzare progetti di inclusione sociale e sportiva portati avanti da piccole realtà locali a diretto contattocon le vittime di discriminazione", ha spiegato il direttore generaledell'Ufficio della Presidenza del consiglio, Marco De Giorgi. "Sono felice di poter aprire questa iniziativa e di contribuire al suo buon esito perché il razzismo è un fenomeno che noi calciatori conosciamo eincontriamo ormai quasi ogni domenica", ha aggiunto Perrotta, ritiratosi dai campi soltanto qualche mese fa. "Il razzismo sui campi e, prima ancora, nella società, si combatte investendo soprattutto sull'educazione dei ragazzi, a partire dai bambini più piccoli", ha aggiunto l'ex centrocampista campione del mondo nel 2006. Alla presentazione dell'asta on line, che resterà aperta fino al 27 marzo, ha partecipato Khalid Chaouki, deputato e coordinatore del Gruppo interparlamentare sulla cittadinanza. "'Oggi è più che mai utile e necessario investire in nuove politiche interculturali in ambito sportivo e non solo, per iniziare a costruire dal basso un'Italia aperta, solidale e inclusiva", ha spiegato Chaouki.