Digital Boy, il re della techno da Genova a Las Vegas
Terzo episodio del documentario sulla storia della Dance Anni Novanta. Primo parte dello speciale dedicato a Digital Boy, al secolo Luca Pretolesi. Pretolesi è un ragazzo di Genova. Studia pianoforte, ma a 16 anni ha già deciso che Mozart non fa per lui. Ha gusti un po' più forti. La techno. Un genere che, all'inizio degli anni novanta, è un fenomeno di massa, ma nel Nord Europa. È la musica che si suona nei rave. In Italia non la produce ancora nessuno. Giovanissimo, Pretolesi inizia a spedire i suoi demo. Ottiene l'interesse della Flying record, che si propone di distribuire i suoi dischi. Ma deve stamparseli da soli. Il successo arriva in breve tempo. Gimme a fat beat, This is muthaf**er, poi Mountain of King e Crossover. Digital boy domina le classifiche di settore e vende milioni di dischi nel mondo. Ma non è solo tecno dai suoni gutturali. Mountain of king ha un testo, interpretato dalla cantante Asia, che parla di fratellanza tra razze, inneggia a Martin Luther King ed è figlio delle relazioni che influenzano Pretolesi, poco più che ventenne, nei suoi tour mondiali. "Ero in fila all'aeroporto, la gente davanti a me canticchiava le mie canzoni ed era divertente, perché non sapevano che ero io il produttore", ricorda Pretolesi. Il singolo, nel 1994, rimane primo in classifica in Italia per 4 settimane. Pretolesi è anche riconosciuto come l'inventore dell'hover sound, il suono "aspirapolvere", utilizzato in molte produzioni dance e pop degli ultimi anni. Anche Lady Gaga lo ha usato. Da diversi anni Pretolesi vive a Las Vegas, ha tre studi di produzione musicale, di cui uno ad Amsterdam. Non produce più con il marchio "Digital boy", ma ha prestigiose collaborazioni con dj e mc's americani. di Salvatore Dama e Paolo Emilio Russo