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Quirinale, Luca Zaia rompe gli indugi: "Se ti entra una tigre in casa...". La dritta a Salvini, partita chiusa?

Enigmatico, onnipresente, riservatissimo e allusivo. Si parla di Luca Zaia, che in questi lunghissimi primi di giorni di voto sul Quirinale, con cadenza regolare, spende parole sibilline sulla situazione. E il governatore del Veneto non fa eccezione nel terzo giorno di voto, quello dell'ennesima fumata nera. 

Eppure, qualcosa si muove. Matteo Salvini fa filtrare cauto ottimismo, parla di possibile soluzione in tempi rapidi. Sarà Mario Draghi? O Pierferdinando Casini? O si arriverà a supplicare Sergio Mattarella per quel bis che non vuole?

Dunque, eccoci alle parole di Luca Zaia, intercettato dai giornalisti fuori dal Parlamento. Allora, come finirà la corsa al Colle? "Le rispondo come prima, noi siamo fermi a tre nomi. La partita la sta seguendo benissimo il segretario Matteo Salvini, non per conto della Lega ma del centrodestra. Il Parlamento resta sovrano", premette. 

Dunque la citazione, sibillina e pregna di significato: "Poi mi viene in mente una frase di Ho Chi Minh, il vietnamita, che diceva: se ti entra una tigre in casa, prima di affrontarla apri la finestra e se ne va da sola". Poi, rispondendo a un altro cronista, aggiunge: "Ah, ti hanno suggerito chi è la tigre?". Ai posteri l'ardua sentenza...

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