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Ferrara e quei 13 senatori Pd che vogliono fottere Renzi

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I dissidenti del Pd e gli smottamenti che stanno provocando dentro la maggioranza e dentro il Pd sono ormai un caso politico. Ma per i non addetti ai lavori, per chi sta fuori dalla politica e dal partito difficilmente comprende la tattica harakiri dei senatori dem che di fatto col le loro mosse chiedono la testa di Renzi. La strategia di Mineo&Co. è quella di logorare l'azione di governo del premier bloccando soprattutto il processo delle riforme. Renzi ha sempre avuto la leadership ma non ha mai avuto dalla sua parte il partito. Ora questa condizione la paga a caro prezzo. Giuliano Ferrara in un video-editoriale su ilfoglio.it analizza le mosse dei dissidenti e Pd chiarisce il perchè delle grandi "manovre per fottere Renzi": "I senatori del Pd hanno un obiettivo chiaro, conservare il loro potere. La strategia dei ribelli - Da tempo si muovono come mandarini per bloccare il lavoro di Renzi e ora sulle riforme è scattato lo scontro finale. Il potere dei senatori è noto e ne sa qualcosa anche Silvio Berlusconi. Diversi senatori dissidenti hanno ostacolato le riforme del Cavaliere, e ora ci riprovano con Renzi. Per loro il problema principale è quello di fermare chi ha un rapporto diretto e chiaro con il Paese, come Renzi e Berlusconi". Poi Ferrara sottolinea come Renzi faccia bene "a cacciare via i senatori ribelli perchè non rappresentano nulla. Sono solo figli di una convergenza di interessi che tende solo a fottere il premier. Non hanno una legittimazione elettorale. Sono stati eletti senza preferenze. Il consenso lo rappresenta Renzi e il suo Pd delle europee, il resto è il nulla...".

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