Il leghista Buonanno alla Mogherini: "Non conti un cazzo"
Un mito. Nel mortorio dell'aula del parlamento di Strasburgo, da lui definito "pensione Mariuccia", ecco prendere la parola il leghista Gianluca Buonanno. Da basso, dove siedono i membri della Commissione 8che sono i ministri d'Europa) siede l'ex ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, da qualche settimana ascesa al ruolo di Alto rappresentante dell'Ue per la sicurezza. Miss Pesc, per dirla in breve. Buonanno ce l'ha con lei, a proposito della mediazione in corso da parte di alcuni paesi europei sullo scontro tra Russia e Ucraina. mediazione dalla quale la Mogherini è nei fatti esclusa, non avendo partecipato ad alcuno dei tavoli. Siede di traverso e guarda il leghista dall'alto in basso anche se siede alcuni metri più in basso. Ma quello non si fa certo smontare: dopo una ventina di secondi di eloquio pacato, eccolo scalare le marce con un prodigioso "lei non conta un cazzo", poi ribadito con un più moderato "lei non conta nulla". Quindi, Buonanno, all'urlo di "sveglia, sveglia", sfodera una trobetta da stadio e la fa risuonare nell'aula. Risate nei banchi vicini.