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Milano, la rivolta dei giovani al digitale: tornano le riviste e sono tutte di carta

A Milano capita che il digitale che tutto pervade, non basti. In questa quarta puntata della Piccola Mela, la nostra rubrica dedicata al capoluogo lombardo, Costanza Cavalli ci porta nella cultura underground e tra giovani che si trovano per pensare e soprattutto per proporre storie. In questa città infatti sta rinascendo un fenomeno che ha fatto da culla a generazioni di intellettuali: le riviste letterarie e d'arte. Belle da vedere, curate nei dettagli, turbolente nei contenuti, le riviste 2.0 sono la frontiera della creatività ad alto tasso di erudizione. A Milano ne sono almeno una decina: uno dei centri di raccolta è Nolo, uno dei quartieri più variegati della città. Il fulcro di questo fermento è la libreria Annares in via Pietro Crespi. Qui hanno un intero scaffale dedicato alle riviste indipendenti e noi ne abbiamo scelte tre: Lay0ut magazine, Ctrl magazine e Quanto magazine. Ma la nostra curiosità è partita dall'annuncio della resurrezione di una delle riviste totem della cultura milanese underground negli anni Settanta, Re nudo. E per raccontarvi la realtà di oggi partiamo proprio da lei.

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