Gas, la crisi è uno tsunami sul mondo del lavoro: arriva la "mini settimana"
Intesa San Paolo fa da apripista sulla settimana corta: lavorare un'ora in più ogni giorno per stare a casa una giornata in più. Il tutto a stipendi invariati. Nei giorni scorsi l'istituto bancario ha avanzato questa proposta ai sindacati e ieri è cominciata una “tre giorni” di trattative che mira a trovare un accordo entro venerdì. La settimana dunque passerebbe da 37 ore e mezza a 36, ovvero 4 giorni di lavoro per 9 ore quotidiane: aumenterebbe il tempo libero a disposizione dei dipendenti e la banca risparmierebbe. Per l'azienda infatti avere meno gente in ufficio rappresenta un notevole risparmio in bolletta in questo momento di forte crisi energetica, e per i dipendenti significherebbe un taglio deciso alle spese per gli spostamenti. A questo si aggiunge un aumento, almeno in teoria, della qualità della vita dei lavoratori. Intesa San Paolo – prima banca del paese, che conta oltre 74mila lavoratori in Italia e 96mila a livello globale – punta sulla flessibilità: toccherà al lavoratore poter scegliere, concordandolo con l'azienda, quando prendersi la giornata libera extra. La proposta al momento non sarebbe per tutti, ma solo per chi lavora negli uffici: ed è qui che per i sindacati c’è un intoppo.