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Jago: "Sono pronto al flagello". E la sua scultura viene vandalizzata

In questo servizio per LiberoTV Nicoletta Orlandi Posti è andata a Roma dove lo street artist Jago ha lasciato una sua opera su Ponte Sant’Angelo. Jacopo Cardillo, lo scultore nato a Frosinone che a 35 anni ha già esposto le sue opere in tutto il mondo e  In Flagella Paratus Sum - Sono pronto al flagello ha rappresentato un giovane profugo che dorme sul selciato del ponte tra gli sguardi dei santi lapidei del Bernini e dei turisti e romani che vi transitano. La scultura dopo essere stata per un mese a bordo della Ocean Viking in mezzo al Mediterraneo e dopo essere stata messa al centro dello stadio Olimpico come per ricevere l’abbraccio della Città eterna, avrebbe dovuto essere venduta con una base d'asta di un milione e 250 mila euro, da devolvere completamente alla ong di soccorso in mare SOS Mediterranee. Ma è stata vandalizzata, seguendo in tutto - suo malgrado - il destino dei profughi di cui vuole essere un'icona dolorosa. Dal mare alla terraferma, sdraiata tra l'indifferenza dei passanti, presa a calci o a martellate. L’ignobile gesto fa il paio con quello di Lampedusa dove, nei giorni scorsi, ignoti hanno danneggiato la Porta d'Europa, l'opera dell'artista Mimmo Palladino - fortunatamente già restaurata - simbolo della rinascita dedicata a tutti i migranti che hanno trovato la morte nel Mediterraneo. Qualcuno ha staccato alcuni oggetti decorativi, scaraventandoli a terra a poca distanza. 

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