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Henrietta Lacks, l'incredibile storia della donna immortale

Oggi la rubrica Un libro in due minuti di Lucia Esposito vi parla di un libro di parecchi anni fa. La vita immortale di Henrietta Lacks (pubblicato da Adelphi) è un bestseller che per anni è rimasto nella classifica del New York Times.  Un libro che racconta la storia incredibile di una donna morta negli anni Cinquanta le cui cellule continuano a vivere nei laboratori scientifici di mezzo mondo,. Henrietta Lacks, 31 anni, morì di cancro alla cervice uterina al Johns Hopkins Hospital di Baltimora. Durante i tentativi di curarla, le cellule del suo tumore furono prelevate e trasmesse a un ricercatore senza che la paziente sapesse nulla. Si rese subito conto che le sue cellule, ribattezzate cellule HeLa, avevano qualità straordinarie: potevano essere coltivate in vitro, sia al di fuori del corpo umano, sia moltiplicarsi all’infinito. Da allora hanno permesso ai laboratori di tutto il mondo di sviluppare vaccini, specialmente contro la poliomielite, trattamenti contro il cancro e alcune tecniche di clonazione, nella ricerca sul virus del morbillo, sull’HIV e sull’Ebola. Sono state le prime cellule umane di cui si sono contati i cromosomi e le prime a essere clonate, un’industria che vale miliardi di dollari. Progresso di cui la famiglia di Henrietta Lacks non ha saputo nulla fino agli anni ‘70 e di cui ha veramente compreso la portata solo grazie all’opera di Rebecca Skloot. La Skloot ha ricostruito la vita di Henrietta, ha ridato volte e nome a questa donna a cui dobbiamo tanto e ha dato voce alla famiglia che poi ha fatto causa all’industria farmaceutica.

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