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Caldo record: lo choc che subisce il cervello. Le conseguenze
All’aumentare delle temperature la nostra lucidità mentale diminuisce. A dimostrarlo è stato un esperimento condotto dall’Università di Harvard: i ricercatori hanno coinvolto due gruppi di studenti, uno alloggiava in stanze con aria condizionata a una temperatura intorno ai 21 gradi, l’altro in camere con il climatizzatore spento e una temperatura intorno ai 26 gradi. Sottoposti ad alcuni test, i ragazzi nelle stanze senza aria condizionata avevano reazioni più lente del 13% e sbagliavano il 10% di risposte in più rispetto a coloro che soggiornavano nelle stanze più fresche. Il motivo? Il caldo attiva meccanismi di compensazione che mirano a mantenere la temperatura corporea costante, per cui il flusso sanguigno e la vasodilatazione aumentano e il metabolismo non funziona più come dovrebbe, con ripercussioni anche sulla trasmissione degli impulsi nervosi. Il cervello cioè viene “distratto” a causa della necessità di mantenere costante la temperatura corporea. La temperatura ideale per avere una mente efficiente? Tra i 16 e 23 gradi.
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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