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Aborto, Gianluigi Ballarani: "Privacy e Big Tech, cosa cambia dopo la decisione della Corte Suprema"

Gianluigi Ballarani, imprenditore digitale e cofondatore di Hudi, parla a Libero Tv dell'importanza dei nostri dati, che "possono essere utilizzati contro di noi. Ogni volta che utilizziamo internet, anche quando lo teniamo in tasca, lasciamo costantemente una scia di dati: dai luoghi che abbiamo visitato ai messaggi che abbiamo inviato. Non tutti sanno che se c'è un'indagine in corso, le forze dell'ordine possono accedere a questi dati e utilizzarli come prove contro gli utenti: per alcuni questa cosa è sconcertante, perché non abbiamo più privacy, per altri invece è meglio così perché non abbiamo niente da nascondere. Ma nel momento in cui a essere illegale è l'aborto, a seguito della decisione della Corte suprema americana, le Big Tech (come Facebook o Tik Tok) hanno rilasciato comunicati che si sarebbero prese cura delle necessità dei loro dipendenti riguardo a questo diritto. L'Mit ha chiesto a queste aziende come gestiranno i contenuti creati dagli utenti che trattano di attività illegali, nello specifico di aborto. E come gestiranno le richieste delle istituzioni governative nel caso in cui volessero raccogliere dati? La risposta delle Big Tech ancora si fa attendere. Oggi i dati sono un asset di valore immenso di cui non abbiamo alcun controllo né remunerazione. Al di là di come finirà questa vicenda, una rivoluzione dell'uso dei nostri dati, della gestione della nostra privacy è necessaria". 

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