Procuratie Vecchie di Venezia, Ico Migliore: "Il nido, il tavolo e lo specchio per scoprire le nostre potenzialità"
Le Procuratie Vecchie di Venezia sono tornate a essere, dopo 500 anni, patrimonio aperto della città, stabilendo con essa un nuovo rapporto di interazione e un diverso dialogo. L'imponente edificio completato da Jacopo Sansovino nel sedicesimo secolo è ora la sede di The Human Safety Net, un programma di Generali per il supporto delle comunità più vulnerabili e l'integrazione dei rifugiati. Il restauro commissionato da Generali è stato eseguito su progetto dello studio David Chipperfield Architects Milan. Il terzo piano, allestito dallo studio Migliore+Servetto, ospita le attività di The Human Safety Net ma anche la mostra interattiva "A World of Potential" concepita come una progressione di esperienze che conducono il visitatore alla scoperta delle proprie potenzialità a partire da specifici valori: creatività, gentilezza, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale, lavoro di squadra.
Come spiega Ico Migliore a Nicoletta Orlandi Posti in questa nuova puntata di ART’è “il progetto della nuova sede di The Human Safety Net si caratterizza per la leggerezza con cui si rapporta sia alla città di Venezia, emblema di forte identità culturale e di accoglienza, sia al complesso storico delle Procuratie che la ospita. Tre sono i simboli ricorrenti che connettono l’intero progetto: il tavolo, il nido e lo specchio. Il tavolo, emblema dell'incontro e del dialogo, è presente nelle installazioni interattive e negli spazi conviviali. Il nido è il simbolo dell'accoglienza e dei legami ed è richiamato nelle strutture delle librerie, una sorta di fil rouge che collega gli spazi conviviali e quelli di lavoro. Infine, lo specchio, che a Venezia vanta una tradizione secolare e che ricorre negli arredi del caffè e in diverse installazioni, è l’allegoria del confronto con se stessi, della riflessione, della coscienza”.
Oltre alla progettazione degli interni di tutta la sede di The Human Safety Net , alle installazioni interattive e ai contenuti multimediali della mostra, Migliore+Servetto ha contribuito anche alla selezione dei contenuti dell’Art Studio, lo spazio dedicato alle mostre temporanee all’interno del percorso espositivo, che ospita CHUTZPAH. Una tenda che non è una tenda, animali che non sono animali, a cura di Gabi Scardi, un progetto realizzato dal collettivo Atelier dell’Errore BIG, che dà voce attraverso l’arte a una comunità di giovani soggetti contraddistinti da neurodiversità.