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Vittorio Feltri e l'ergastolo al sergente russo: "Un paradosso. In guerra non ci sono angeli"

Il direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri su Vadim Shishimarin, sergente russo di 21 anni accusato da Kiev di aver ucciso un civile disarmato in bicicletta che parlava al telefono, processato per crimini di guerra e condannato all'ergastolo: "Naturalmente non lodo quest'uomo che ha premuto il grilletto. Ma se siamo in guerra di angeli ce ne sono pochi, i soldati si sparano l'uno contro l'altro, bombardano, distruggono città. Però chissà perché prendiamo un soldato, costretto ad andare in guerra dalla leva obbligatoria, e lo condanniamo all'ergastolo. In una situazione di guerra mi sembra paradossale: non dico che meritasse un premio, ma l'ergastolo a un soldato e comminato da un tribunale la cui legittimità io metto in dubbio".

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