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Agricoltura, Paolo De Castro: "Europa unita per salvare l'agroalimentare. Ora misure straordinarie"

Paola Natali intervista per Libero Tv gli europarlamentari Angelo Ciocca (Id Lega) e Paolo De Castro (S&D Pse). Quali tutele mette in campo l' Europa per l'agricoltura? "Siamo diventati la potenza maggiore del mondo", spiega De Castro, "e questo cittadini lo dobbiamo alla politica agricola comune, che è passata attraverso cinque riforme, adattandosi alle esigenze dei e dei lavoratori". Commenta Ciocca: "Ho una lettura più critica rispetto al collega: la politica europea rimane fragile e lo possiamo constatare agricola dalle conseguenze della guerra in Ucraina. L'Europa potrebbe essere autonoma dal punto di vista energetico e alimentare e invece abbiamo ancora una dipendenza alimentare rispetto ad altri Paesi. Questo vale anche per il settore degli allevamenti, dei mangimi". A Bruxelles, però, risponde De Castro, "c'è sempre un gioco di squadra quando si parla di agricoltura. Certo, in questo momento, l'agricoltura paga due volte: oltre all'aumento dei prezzi energetici, quello dei mangimi. Tanto che gli allevatori portano gli animali al macello perché non riesco a stare dietro ai costi. Ed è molto difficile poi tornare a una situazione normale. Dobbiamo osare più fondi alla zootecnia, per aiutare il settore a resistere fino alla fine di questa guerra". Secondo Ciocca "le risorse sono così minime che è bene dedicarle a un unico settore. Non possiamo però dimenticare gli altri settori, che sono in forte sofferenza con il rischio di non più accedere a prodotti di qualità . Servono misure straordinarie d'intervento". Un'altra domanda sono i giovani all'agricoltura: "Negli ultimi anni gli iscritti alle facoltà di agraria sono enormemente aumentati. Però il tema rimane: i giovani ci sono se guadagnano", sottolinea De Castro, "Ma certamente sono i più pronti nell'uso delle tecnologie ". 

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