Biennale di Venezia 2022, un viaggio attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell'umano
Nicoletta Orlandi Posti, in questa nuova puntata di ART’è, è andata a Venezia dove si alza il sipario sull’attesissima 59esima Biennale Internazionale d’Arte, la prima dopo la pandemia e la prima curata da una donna italiana: Cecilia Alemani. La curatrice milanese, forte delle sue esperienze newyorkesi e della direzione del Padiglione Italia alla Biennale del 2017, ha dato un’impronta fortemente di genere alla “sua” Biennale: su 213 presenze provenienti da 58 paesi sono ben 191 le artiste esposte negli spazi del Padiglione Centrale ai Giardini e delle Corderie dell’Arsenale. Il titolo della mostra è Il latte dei sogni, un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) – in cui l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. L’esposizione Il latte dei sogni sceglie le creature fantastiche di Carrington, insieme a molte altre figure della trasformazione, come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano.