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Energia e difesa, Strasburgo: "Nelle sfide l'Europa alza la testa”

Paola Natali intervista per Libero Tv alcuni parlamentari europei italiani durante la plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo: che ruolo assume oggi l’Europa, che posizione occupa nella guerra in Ucraina, che cosa succederà a livello energetico ed economico? “L’Europa non è stata pronta durante la pandemia, e non è pronta oggi, né dal punto di vista dell’indipendenza energetica né dal punto di vista degli aiuti umanitari. In questo contesto”, spiega Angelo Ciocca (Gruppo Identità e Democrazia, Lega), “l’Europa ha però anche la grande occasione di dimostrare che vale, che c’è. Le nostre imprese erano già a rischio per l’impatto economico della pandemia, cui oggi si sommano l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia. Servono azioni economiche per aiutare le imprese, il rischio è lo spopolamento del Vecchio continente a beneficio dell’Asia e degli Stati Uniti”. Eleonora Evi (Greens/Efa) parla di energia: “È il tema caldo di questo periodo”, spiega, “siamo dipendenti dalle importazioni di fonti energetiche da altri Paesi. Dobbiamo costruire un modello di pace, e per questo siamo contrari all’aumento delle spese militari, basato sulle fonti rinnovabili, cosa che noi Verdi abbiamo sempre sostenuto, a vantaggio anche delle famiglie e delle imprese che vedrebbero diminuire costo delle bollette”. Anche Carlo Fidanza (Ecr) avanza critiche sull’azione dell’Ue: “Il Consiglio d’Europa ha perso di vista la missione geopolitica dell’Europa e ha dimenticato temi fondamentali come l’energia e la difesa comune. L’agenda dell’Ue si è invece concentrata sull’ambientalismo, sulla difesa Lgbt, solo ideologica. Il potere del Parlamento europeo però è molto cresciuto e per questo dobbiamo dare risposte immediate ai cittadini”. Il ruolo dell’Europa quindi qual è e quale sarà? “Dobbiamo rispondere a questa crisi internazionale”, risponde Fidanza, “riportando l’industria in Europa per essere indipendenti da regimi autoritari che hanno indirizzato le politiche europee”. Pierfrancesco Majorino, del gruppo S&D (Socialisti e Democratici) Pse (Partito socialista europeo), sottolinea il ruolo “fondamentale dell’Europa in questo momento storico: il nazionalismo ha cercato di colpirla ma ha retto, ha un’efficacia sull’economia reale. È una casa comune da difendere ed è in campo a sostegno delle nostre comunità”. Sull’accoglienza “il solidarismo europeo è straordinario. L’Europa sta facendo fronte a questa crisi migratoria dall’Ucraina ed è un’opportunità per sconfiggere gli egoismi dei vari membri dell’Unione”. Delle imprese parla Tiziana Beghin (Movimento 5 stelle): “Già con la pandemia abbiamo avuto dimostrazione dell’importanza dell’Europa. Oggi con la crisi Ucraina abbiamo bisogno un altro intervento che tenga in considerazione gli impatti diversificati della crisi energetica sui diversi Paesi membri”. Sempre del gruppo S&D Pse è Paolo De Castro: “L’Europa non può dipendere dalle importazioni, dobbiamo aumentare il livello di autosufficienza. Nel settore agroalimentare la maggiore difficoltà la stanno affrontando gli allevatori che, oltre ai costi dell’energia, devono affrontare anche i costi delle materie prime dei mangimi degli animali. Non possiamo permettere che questi lavoratori portino gli animali al macello perché non riescono a sfamarli”. Cerchiamo di comprendere ancora meglio il ruolo dell’Europa oggi, “che è l’unico strumento per il controllo di questioni transnazionali, dall’energia all’immigrazione fino al cambiamento climatico che sfuggono alle capacità di intervento dei governi nazionali”, spiega Sandro Gozi (Renew Europe). “L’Europa non può più tirarsi indietro”, sottolinea Isabella Tovaglieri (ID Lega), “e si sta finalmente riconquistando un ruolo tra gli altri giganti del mondo, Asia e Usa”. 

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