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Isola di Pasqua, quei canti misteriosi scritti in Rongorongo
Sull'Isola di Pasqua, oltre a quello dei celebri moai, c'è un altro grande mistero che costituisce uno degli enigmi meglio custoditi dell’archeologia: la scrittura Rongorongo. Le prime tavole sono state ritrovate nel 1722. Da allora sono passati tre secoli esatti ma nessuno è riuscito a svelare il loro contenuto. Quattro di queste tavole sono conservate nei Musei Vaticani: gli studiosi affermano che Rongorongo è una scrittura geroglifica e non fa parte di un alfabeto fonetico o sillabico. Rappresenta, infatti, figure non identificabili, pesci uccelli, forme antropomorfe ma anche simboli. Dopo tre secoli di studi, gli scienziati convergono nel sostenere che queste tavole dovevano essere dei libri sacri. Non a caso Rongorongo vuol a dire "canti" o "recitazioni". Ma chi li ha scritti? Tutte le ipotesi sono ancora in piedi: da quella della scrittura di un'antica civiltà di cui si sono perse le tracce al tentativo di qualche alieno passato sulla Terra di comunicare con i nostri avi. Nessuna prova certa esiste perché il mistero dei canti Rongorongo non è ancora stato svelato.
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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