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Edy Ongaro, Pietro Senaldi: "L'italiano morto in Ucraina era un comunista. La sinistra tifa per Vladimir Putin"

Pietro Senaldi, condirettore di Libero, dedica il suo video editoriale di oggi al primo italiano morto nella guerra in Ucraina. "Ci dispiace, pace all'anima sua", esordisce Senaldi che poi spiega: "Si chiamava Edy Ongaro ed era un ultra-comunista. Era andato in Donbass, ma non è morto per difendere il popolo ucraino e dare una mano alla resistenza. No, è morto per difendere i russi da quello che lui stesso chiamava i fascisti ucraini". "Ciascuno ha le sue idee", puntualizza il direttore, "ma questa vicenda ci dimostra chiaramente che l'invasione di Vladimir Putin dell'Ucraina non mette in imbarazzo Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, ma la sinistra. Tanto è vero che sono di sinistra quelli che partono per sostenere Putin". "Si dirà che questo combattente era un invasato", continua Senaldi. "Può darsi, ma è in buona compagnia perché lo piange tutta l'estrema sinistra italiana che lo saluta dicendo 'chi ha veri compagni non muore mai', 'ti ricordiamo con il tuo motto: morte al fascismo' e altri messaggi di cordoglio che dimostrano che c'è tutta una comunità a sinistra, molto ben radicata e convinta, disposta non solo a stare con Putin, ma a combattere in Donbass in maniera ancora più convinta di quanto facciano i soldati russi". "Questo", conclude Senaldi, "per dire come stanno veramente le cose". 

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