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Massimo Bossetti, dna sparito. Vittorio Feltri: "All'ergastolo senza prove. Subito un nuovo processo"

Vittorio Feltri, direttore di Libero, dedica il suo video editoriale di oggi a Massimo Bossetti, accusato e all'ergastolo per la morte di Yara Gambirasio. "Questa storia non è mai finita", puntualizza Feltri spiegando che "la difesa insiste che bisognerebbe produrre effettivamente delle prove concrete che dimostrino la colpevolezza di Bossetti. Le prove non si trovano e non si trova più neanche il Dna che è la prova regina del processo".  La cosa sconcertante, tuona il direttore è che "Bossetti se ne stia all'ergastolo da parecchi anni e questo non giova molto alla reputazione della giustizia". "Per questo delitto", prosegue Feltri, "non c'erano indizi che potessero supportare la tesi accusatoria se non questo Dna che adesso non si trova più. Evidentemente si è miracolosamente consumato, dicono i giudici". "Ma se non c'è più la prova regina", incalza il direttore, "l'accusa cade. Bisognerebbe quindi rifare il processo in modo da poter valutare meglio le circostanze che hanno portato alla condanna di Bossetti". Feltri ha sempre sostenuto la sua innocenza, "non perché abbia fede in un signore che neppure conosco", puntualizza il direttore, "ma quando non vedo le prove convincenti, comincio a pensare che sia meglio non condannare". Conclude il direttore: "È molto meglio avere un colpevole libero che un innocente in galera". 

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