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Guerra in Ucraina, Vittorio Feltri: "Altro che armi, pensiamo piuttosto ai bambini"

Vittorio Feltri, direttore di Libero, nel suo video editoriale di oggi, parla dei bambini, principali vittime della guerra in Ucraina. "Mi ripugna vedere tanti minori abbandonati, orfani che hanno perso i genitori in circostanze ancora da chiarire. Queste immagini fanno stare male", dice Feltri che si domanda "come mai lo Stato italiano si preoccupa d'inviare armi in Ucraina ma non costituisce una catena di solidarietà che possa aiutare questi bambini a trovare una famiglia che gli voglia bene". "Pertanto", continua il direttore, "mi chiedo perché non si istituisce una filiera che possa arrivare in Ucraina prelevare questi bambini e portarli qua dove ci sono tante famiglie che desiderano adottare un bambino. Le pratiche", puntualizza Feltri, "sono complicate, spesso finiscono nei cassetti della burocrazia e non si giunge quasi mai a un risultato concreto. Perciò, in questo momento di emergenza si potrebbe semplificare il procedimento per adottare un bambino, ma nell'interesse del bambino", puntualizza il direttore, "non tanto della famiglia". "E allora perché non ci diamo da fare?", tuona Feltri. "Perché continuiamo a parlare di Vladimir Putin e di Volodymyr Zelensky senza mai giungere a un risultato concreto perché non siamo in grado d'incidere sull'andamento bellico in Ucraina. Cerchiamo invece di dare un aiuto di tipo umanitario mobilitando gli apparati dello Stato piuttosto che affidarci solo al volontariato, alle organizzazioni dei preti che danno una mano a chi soffre". "Lo Stato", conclude Feltri, "dovrebbe darsi da fare perché alleviare il dolore dei bambini significa preservare il futuro da un disastro". 

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