Fatica, dignità, coraggio: la "cultura del lavoro" raccontata dai grandi Maestri della fotografia
La "cultura del lavoro" è al centro dell'interesse della Fondazione Mast di Bologna, che fin dai primi anni 2000, racconta grazie alle immagini potenti, convincenti, insolite e rare della sua preziosa collezione dedicata completamente alla fotografia dell'industria e del lavoro. Delle oltre seimila immagini che il Mast possiede, Urs Stahel, responsabile delle attività espositive e della collezione, ne ha selezionate 500 di ben 200 fotografi diversi con l'obiettivo di tracciare «un alfabeto visivo dell'industria, del lavoro e della tecnologia». Diventa in questo modo visibile e visitabile un grande archivio di memorie visive delle realtà industriali riferite al passato, al presente e, nei limiti del medium fotografico, al futuro firmate da Maestri del calibro di (tra gli altri) Man Ray a Richard Avedon, da Gabriele Basilico a Gianni Berengo Gardin, da Margaret Bourke White a Henri Cartier Bresson, Robert Doisneau, Luigi Ghirri, Josef Koudelka, Dorotohea Lange, Erich Lessing, Tina Modotti, Sebastião Salgado, W. Eugene Smith, Edward Weston. La mostra «The MAST Collection - A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology» è un vero e proprio viaggio che ciascuno può intraprendere a suo modo cercando di andare oltre l'immagine, perché gran parte di ciò che pensiamo di vedere in una stampa rappresenta in realtà una nostra proiezione.