Alessandro Di Battista, la sparata: "I lager nazisti liberati dai sovietici, ecco perché Roberto Benigni sbaglia"
Salvate il soldatino Di Battista, se potete. Anche se appare una missione impossibile. A Di Martedì l'ex 5 stelle Alessandro Di Battista è tornato a riproporre una polemica vecchia quasi un quarto di secolo, che riemerge ciclicamente. Nel mirino dell'ex pentastellato il film di Roberto Benigni, “La vita è bella”. Per Dibba, parlando della crisi Ucraina “Senza l’Unione Sovietica la seconda guerra mondiale mai sarebbe stata vinta dalle forze alleate, nonostante poi Benigni faccia liberare i campi di concentramento dai carri armati americani e non sovietici”. Il riferimento è al finale del film, con il piccolo Giosuè che una volta uscito dal suo nascondiglio si ritrova davanti ad un carro armato americano. Un dettaglio che già in passato scatenò reazioni critiche. Oliviero Diliberto, ex segretario del Partito dei Comunisti Italiani, parlò ad esempio di “falso clamoroso” e di “operazione commerciale” affinché la pellicola potesse essere venduta in America e correre all’Oscar. Insomma da Grillino a comunista la conversione è completa.