Catasto, Pietro Senaldi: "La guerra del governo agli italiani: bombarda le nostre case di tasse"
"Siamo il paese di Pulcinella", tuona Pietro Senaldi, condirettore di Libero, nell'incipit del suo video editoriale di oggi. "Lo si vede anche nelle più alte istituzioni e negli esponenti più seri ne autorevoli". Poi spiega: "Il tentativo ultimo del governo è quello di far passare con la scusa della guerra tutto quello che gli va, in particolare l'aumento delle tasse sulla casa come se la guerra non bastasse e come se la guerra già non ci impoverisse sia con le sanzioni sia con il caro bollette perché gran parte del gas e dell'energia arrivano dalla Russia". "La componente sinistra del governo e il presidente del Consiglio", continua Senaldi, "hanno posto la fiducia: la sopravvivenza del governo è legata all'approvazione della riforma del catasto che inevitabilmente comporterà un aumento delle tasse sulla casa". "Questo è un ricatto, uno sciacallaggio", puntualizza il direttore facendo notare che "giustamente il centrodestra, per una volta compatto, si oppone". "Se la domanda è: vale la pena far morire il governo per evitare il bombardamento sui nostri immobili, la risposta è sì perché l'atto irresponsabile non sarebbe farlo cadere, ma quello di legare un provvedimento fiscale interno alla guerra. Questo", conclude Senaldi, "è un atto vigliacco e irresponsabile".