Piercamillo Davigo, Vittorio Feltri: "A malincuore vi dico che sto dalla sua parte"
Il direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri parla del caso di Piercamillo Davigo: "Non ho mai avuto simpatia per il magistrato, animato da un giustizialismo eccessivo. Ma non riesco a capire perché ora che è andato in pensione venga perseguitato per una vicenda incomprensibile. In sostanza, Davigo, avendo scoperto che in Procura c'era un fascicolo che da un paio d'anni non veniva esaminato, ha preso queste carte e le ha portate ai superiori. Sono arrivate persino al Quirinale. Il capo d'imputazione è quello di aver svelato segreti d'ufficio. Ma in realtà i segreti erano stati occultati dalla Procura stessa, che non voleva toccare il fascicolo su faccende così scottanti. Adesso, tutti i giornali danno addosso al magistrato. Addirittura un quotidiano oggi dice: "Davigo giustiziato". Il processo finirà in una bolla di sapone, ma questo fascicolo che cosa contiene? Non sarebbe il caso di indagare sulla Loggia Ungheria? Lo dico quasi a malincuore, in questo caso sono dalla parte di Davigo".