Sigfrido Ranucci, Pietro Senaldi contro il metodo-Report: "Fango e accuse a testa bassa contro il nemico"
Pietro Senaldi, condirettore di Libero, nel suo video editoriale di oggi parla della vicenda di Sigfrido Ranucci che "è stato accusato", spiega Senaldi, "di stalking, per non dire di peggio, dalla sua redazione. È stata aperta un'inchiesta Rai, che si è chiusa. Noi non lo abbiamo mai accusato, abbiamo preso le distanze perché siamo consapevoli che il me too spesso si risolve con la molestia che può non esserci stata e quindi la vittima in realtà è l'accusato. Il parlamento ha chiesto una commissione d'inchiesta e abbiamo saputo, per una denuncia del parlamentare azzurro Andrea Ruggieri che Ranucci sta cercando di fermarla mandando messaggi minatori, insultanti e soprattutto, la cosa peggiore, screditando dal punto di vista morale il Ruggieri e anche Silvio Berlusconi". Tuona Senaldi rivolgendosi direttamente a Ranucci: "Tu sei vittima di una delazione sui tuoi costumi e ti difendi accusando i costumi altrui. È un controsenso e in fondo significa che il tuo metodo di difesa personale equivale al tuo metodo giornalistico, ovvero sia buttare fango, accusare a testa bassa il nemico". "Non è così che si fa", conclude il direttore.