Green Pass, Pietro Senaldi: "Libero no vax? Ma smettiamola: chi vuole criticarci compri il giornale e ci legga"
Un popolo di ignoranti sta da ore tempestando i siti e i social dicendo che Libero è diventato no vax. Risponde Pietro Senaldi, condirettore di Libero, con il suo video editoriale di oggi. "Libero non è assolutamente no vax", tuona Senaldi, che spiega: "Libero è a favore della vaccinazione e auspica che tutti prima o poi si vaccineranno. Quello che dice Libero è che se finisce lo stato di emergenza, ovverosia se la pandemia si risolve a livello sanitario, è inutile mantenere in vita il green pass". Incalza il direttore: "Il green pass serve, e questo lo dice il governo, per non contagiarsi, per limitare i contagi e spingere la gente a vaccinarsi. Ma è ovvio che tutti questi presupposti poggiano sullo stato di emergenza. Se il 31 marzo, come il Cts ha detto e il governo non ha smentito, lo stato di emergenza decade, dovrebbe decadere con esso anche il green pass. Altrimenti", fa notare Senaldi, "il green pass da strumento sanitario e di stimolo alla vaccinazione diventa uno strumento politico per dividere il Paese, per ingrossare le fila del movimento no vax e alla fine per consentire alla sinistra di sorpassare il centrodestra e i grillini perché noi sappiamo che il movimento no vax prende voti e attrae dal bacino dei Cinque Stelle e dal bacino della Meloni e della Lega". "Chi nel governo vuole prorogare il green pass oltre la pandemia", tuona Senaldi, "fa semplicemente una mossa politica e non sanitaria". "Questa è la linea di Libero", conclude il direttore invitando i lettori ad andare in edicola, comprarlo e leggerlo: "Chi vuole criticarci lo faccia, ma solo dopo essersi informato".