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Mario Draghi, l'uomo del rebus, tra Palazzo Chigi e il Quirinale
Il giorno precedente al primo scrutinio, Mario Draghi è tornato al casale di famiglia a Città della Pieve, borgo umbro lontano dai palazzi romani. Chiamato alla presidenza del Consiglio da Sergio Mattarella lo scorso febbraio per traghettare l’Italia fuori dalla pandemia e per gestire i fondi del Pnrr, Draghi ha 74 anni ed è, secondo l’enciclopedia Treccani, “il più importante uomo di stato europeo dell'ultimo decennio”. Il “nonno al servizio delle istituzioni”, come lui si è definito, è stato evocato in tutte le ultime crisi di governo. Negli anni Novanta è stato un alto funzionario del Ministero del Tesoro, nel 2005 ha guidato la Banca d’Italia, dal 2011 al 2019 è stato presidente della Banca centrale europea. Il quotidiano tedesco Die Welt lo ha definito “una colomba con l’occhio da falco”. Resterà a Palazzo Chigi o sarà promosso al Quirinale? Stando alle dichiarazioni del premier, il problema non esiste. L’importante è che il presidente della Repubblica sia eletto “dalla maggioranza più ampia possibile”.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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