Giorgio Napolitano, l'ex comunista eletto due volte: quando approvò l'invasione dell'Ungheria
Nel 2015 Giorgio Napolitano lasciò il Quirinale dopo nove anni, unico a ricoprire il ruolo di Capo dello Stato per due volte, una prima volta nel 2006 – quando venne eletto alla quarta votazione con i soli voti del centrosinistra e le schede bianche del centrodestra – e poi nel 2013, a 86 anni, diventando il presidente più anziano al momento dell’elezione. Nato a Napoli nel 1925, è stato deputato pressoché stabilmente dal 1953 al 1996. Nel 1956 approvò l’invasione sovietica dell’Ungheria. Europarlamentare dal 1989 al 1992 e poi dal ’99 al 2004, venne eletto presidente della Camera durante la cosiddetta “legislatura di Tangentopoli”. Nel ’96 Romano Prodi lo scelse come Ministro dell’Interno: sua è la legge Turco-Napolitano che istituì i centri di permanenza temporanei per gli immigrati clandestini. Prima di ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica, nel 2005 Carlo Azeglio Ciampi lo nominò senatore a vita. Primo esponente politico proveniente dal Pci a divenire Capo dello Stato, Henry Kissinger lo definì il suo comunista preferito.