L'occupazione è ripartita solo grazie ai precari. Ora bisogna salvarli dall'aiuto dei grillini
La buona notizia è che a novembre il numero dei lavoratori in Italia è tornato per la prima volta sopra i 23milioni, un livello che durante i due anni di pandemia non si era più visto. Quarta ondata o no, i vaccini e le riaperture hanno spinto il mercato del lavoro. Rispetti ai livelli prepandemia, ovvero quelli del febbraio 2020, mancano ancora all'appello 115mila unità, ma il tasso di occupazione, pari al 58,9%, è superiore dello 0,2% e quello di disoccupazione è sceso dal 9,7 al 9,2%. Anche rispetto al mese precedente, secondo i dati diffusi dall'istat, risultano in aumento gli occupati e in diminuzione i disoccupati. Questa volta la crescita ha riguardato, ed è un'altra buona notizia, sia gli uomini sia le donne, sia i dipendenti sia gli autonomi, coinvolgendo più o meno tutte le fasce di età. Complessivamente il numero di occupati è superiore di 494mila unità rispetto a un anno fa, mentre da gennaio a novembre i posti di lavoro guadagnati sono stati ben 700mila. Il problema riguarda la composizione del nuovo mercato del lavoro. Se guardiamo le statistiche per posizione professionale e tipo di occupazione scopriamo infatti che dei 494mila posti aggiuntivi registrati nell'anno solo 4mila sono attribuibili al lavoro autonomo e ben 448mila riguardano invece i dipendenti a tempo determinato, che sono cresciuti del 17% rispetto allo 0,3 dei posti fissi e allo 0,1% degli autonomi.La sostanza è che l'occupazione è ripartita, ma solo grazie a un esercito di precari che nei prossimi mesi e anni dovranno sudare per consolidare la propria posizione. E' la fine del posto fisso? E' presto per dirlo, ma di sicuro le prossime politiche del lavoro dovranno abbandonare la logica grillina del decreto dignità, che ha solo tolto tutele e opportunità a chi non è assunto a tempo indeterminato, e tornare sulla strada di Marco Biagi, che è quella di rafforzare il più possibile le garanzie e le condizioni di lavoro degli assunti a termine. In altre parole, bisogna salvare i precari dall'aiuto dei grillini.