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Variante Omicron, il balzo da un uomo malato di Aids al roditore: alle origini della mutazione

Il mondo è in allerta per la variante omicron del covid. Fino a poco tempo fa gli esperti sostenevano che le future varianti si sarebbero evolute dalla Delta. Omicron li ha smentiti. Con un numero sorprendente di mutazioni (oltre 30 nella proteina spike), la nuova variante sembra essersi evoluta indipendentemente da qualunque altra variante conosciuta. Una delle ipotesi che sta prendendo piede in questi giorni  è che Omicron possa essere frutto di una zoonosi inversa e cioè la trasmissione del virus dagli uomini agli animali. Omicron sarebbe emerso in un'infezione persistente in un paziente immunocompromesso, forse con AIDS non diagnosticato. Ciò avrebbe dato al virus il tempo di adattarsi al sistema immunitario del paziente con conseguenti numerose mutazioni. Ma gli immunologi americani si spingono un po' più in là, teorizzando che il virus  Omicron potrebbe essersi evoluto nei roditori dopo che un essere umano infetto ha trasmesso loro il virus. Questo spiegherebbe perché è scomparso nel 2020 per rientrare nella popolazione con così tante mutazioni altamente insolite.

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