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Da Varese al Molise, i giornali sono vivi, se sai dove guardare. Vittorio Feltri: "I quotidiani locali utili e belli"

Che sia su carta o online o sui social, è ancora la stampa locale l’estremo baluardo e anche l'avamposto dell’informazione. Un articolo apparso sulla rivista statunitense The Atlantic racconta come a Burlington, un piccolo comune dell’Iowa, una volta scomparso il quotidiano della città, The Hawk Eye, nato nel 1837, nessuno riesce più a sapere che cosa succede in paese. Perché i social network da soli non sono in grado di informare e le grandi testate non si occupano delle piccole comunità. Abbiamo preso una testata del Sud e una del Nord, Primo Piano Molise e la Prealpina, e i direttori, Luca Colella e Daniele Bellasio, ci hanno spiegato perché in Italia sono ancora i giornali di provincia a tenere insieme le comunità. Abbiamo chiesto loro perché tenere duro, se la resistenza del quotidiano di carta corrisponde alla resistenza di un certo modo di vivere: in un Paese che è fatto di province, è la periferia dell’Impero la vera rappresentazione dell’Italia? Ed è follia o illuminazione? Siamo dei provinciali e non è affatto un male, per questo i piccoli quotidiani sono sempre importanti e sono anche quelli più belli, come precisa Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero.

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