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Smartphone e l'epoca della digitalizzazione, il filosofo Pier Aldo Rovatti: "Oggi chi parla ascolta solo se stesso"

Lucia Esposito intervista per Libero Tv Lisa Iotti, giornalista e autrice del libro Otto secondi, viaggio nell'era della distrazione  (Il Saggiatore), e Pier Aldo Rovatti, professore e filosofo. Parliamo di Smartphone e digitalizzazione: Rovatti ha scritto che siamo diventati una comunità di sordi, “la nostra incapacità di ascoltare è diventata endemica”, dice il filosofo, “Questo ha a che fare anche con la tecnologia, ma è sempre stato proprio dell’uomo: chi parla ascolta solo se stesso e non ascolta gli altri. Siamo “parlanti a noi stessi” e non esiste dialogo. Non diamo tempo all’ascolto, non esistono più pause, e per questo non abbiamo più la capacità di capire quello che l’altro dice”. Siamo ancora capaci di pensare? Risponde Lisa Iotti: “La tecnologia ci ha tolto il tempo di prestare attenzione a qualcosa, siamo perennemente soggetti a stimoli e sollecitazioni. Questo va a discapito della nostra capacità di fare vuoto, di fare silenzio, momenti fondamentali per capire, per valutare, per pensare, per fare sintesi delle informazioni che abbiamo ricevuto”. La pandemia ha acuito questa tendenza? “Io distinguerei due fasi: nella prima avevamo pensato che il lockdown potesse essere un momento dedicato alla riflessione. Oggi invece ci accorgiamo che non è stato così e che la mancanza di ascolto è talmente diffusa che i giovanissimi hanno bisogno almeno di due fonti contemporanee di stimoli: ascoltano un medium e intanto sentono una persona parlare, magari cercando anche di capire quello che stanno leggendo. È un frastuono di fonti informative che annulla la concentrazione. L’individualismo è cresciuto, è muto e sordo”. La tendenza non è però irrefrenabile: “In questo momento una certa filosofia che si rivolge all’ascolto può servire ai cittadini, ai genitori, ai figli, ai politici. Dovremmo fare uno sforzo comune”. Dello stesso parere è Iotti: “Di irreversibile non c’è nulla, il nostro cervello è plastico. Tuttavia non è elastico, il processo di recupero non sarà immediato”.  

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