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Santanchè, sceneggiata M5s in aula: "Fate pena! Siete zerbini!". Urla e insulti

"Noi siamo qui oggi a chiedere a nome di tutti gli italiani che rappresentiamo che la ministra Santanchè si dimetta. La sua presenza è un disonore per le istituzioni e per il Paese. E' la terza volta che chiediamo all'Aula di votare una mozione di sfiducia contro la ministra. Non ci interessano tanto le questioni giudiziarie. In primo luogo la ministra Santanchè è un conflitto d'interesse che cammina". La deputata Vittoria Baldino illustra così la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle contrro il ministro del Turismo Daniela Santanchè per il caso Visibilia. E l'aula di Montecitorio diventa nuovamente il teatro di una chiassata politica delle opposizioni. Nessuna possibilità di riuscita, ma un circo mediatico perfetto da rilanciare sui social e in tv.

​La mozione di sfiducia dei 5 Stelle è stata sottoscritta anche dalla capogruppo del Pd Chiara Braga e dalla capogruppo di Avs Luana Zanella. a conferma di come l'orizzonte attuale delle opposizioni sia quello del "movimentismo" spinto. 

Quella della Santanchè, incalza la Baldini, "è una resistenza a tutela della sua poltrona, la nostra è una resistenza a tutela delle istituzioni". "Non saremo qui a fare i vostri inutili idioti, non è semplicemente una discussione generale su una mozione di sfiducia ma sulla credibilità e dignità delle nostre istituzioni", ha aggiunto ancora la grillina. 

"Daniela Santanchè - prende poi la parola il collega 5s Andrea Quartini - pretendeva dimissioni a ogni pie' sospinto e spesso senza ipotesi di reato. Ne cito alcuni: Lamorgese, Speranza, Conte, Azzolina, Morra, Tridico, Di Stefano, Bonafede, Di Maio, Fioramonti, Boschi, Terzi sono stati oggetto delle sue richieste spregiudicate richieste di dimissioni. Insomma, quel trattamento garantista evocato dalla maggioranza per il caso di Santanchè, non è evidentemente lo stesso che la ministra ha riservato ai suoi colleghi in passato e di cui ora pare essersi scordata. Ministra che ora dovrà affrontare un processo per il caso Visibilia, dove è accusata di falso nelle comunicazioni societarie del gruppo che ha gestito fino al 2021. Il turismo è un settore chiave per l'economia e per l'immagine dell'Italia nel mondo, non può  continuare a essere affidato a una persona che ormai da troppo tempo risulta citata a vario titolo in vicende di carattere civile, fallimentare, fiscale o, potenzialmente, persino di rilievo penale"

"Lei è tutto quello che la nostra comunità ha sempre combattuto - conclude un indiavolato Francesco Silvestri, pure lui grillino -: impunità, scarsa etica, scarso valore istituzionale. I soldi che è accusata di aver preso erano per i lavoratori che non potevano farlo a causa della pandemia. Si vanta di essere una grande imprenditrice. Bene. Tutte le società che ha gestito sono o fallite o in crisi. Eppure l'hanno messa a fare la strategia nazionale del turismo. Viene da dire: 'Si salvi chi può'". "Nel vedere i banchi vuoti del governo di quest'oggi, provo pena. Provo pena per quella destra che diceva di opporsi al potere ed è oggi ridotta a zerbino, con parlamentari che devono premere un tasto per ordine di partito. Dietro quel tasto c'è la protezione di quel che avete sempre odiato e che ora siete costretti a difendere: il modello 'radical chic'. Ministra Santanchè, un consiglio: se ne vada a casa. Il suo tempo è finito". 


Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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