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Salvini assolto, cosa succede alla Camera: il video che devasta le opposizioni

Il calvario durato per ben tre anni è finito. Matteo Salvini è stato assolto da ogni accusa, perché "il fatto non sussiste". È questa la sentenza del Tribunale di Palermo, che ha rigettato la richiesta del pm che aveva chiesto sei anni di carcere per il segretario della Lega. Grandi sorrisi nel capoluogo siciliano, con il vicepremier che ha festeggiato insieme alla compagna Francesca Verdini. Ma anche alla Camera i deputati della maggioranza si sono lasciati andare a festeggiamenti liberatori. "Matteo, Matteo", questo è il coro che ha pervaso tutta l'Aula di Montecitorio tra applausi scroscianti.

"Giustizia è fatta. Ho sempre creduto nelle buone ragioni che hanno guidato l'allora Ministro dell'Interno Salvini nelle sue decisioni. Accolgo con soddisfazione questa sentenza", ha affermato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. "Salvini - ha proseguito il governatore - ha agito nel legittimo interesse del nostro Paese e nel pieno rispetto delle sue responsabilità istituzionali. Va ricordato che, nel caso Open Arms, tutti i migranti con condizioni fisiche precarie furono sbarcati tempestivamente, mentre agli altri fu offerta la possibilità di lasciare la nave firmando un modulo che, tuttavia, non venne mai fatto sottoscrivere dalla Ong. Inoltre, la competenza per la designazione del Place of Safety (Pos) spettava alla Spagna o a Malta, non all'Italia, come chiarito dalla difesa. Nonostante ciò, la Open Arms ignorò le indicazioni ricevute da questi Stati, scegliendo deliberatamente di dirigersi verso l'Italia. Va anche sottolineato - ha aggiunto Zaia - che in contesti successivi e con i governi che seguirono la vicenda Open Arms, i tempi di attesa per lo sbarco sono addirittura raddoppiati, a dimostrazione di quanto fosse complessa la gestione di queste operazioni". 

"No", non ero commosso, "pensavo ai figli che aspettavano la sentenza, il babbo ha le spalle larghe ma i figli... Comunque ora sono contenti. Mia figlia è al cinema" e mi ha detto che "è contenta", "mio figlio che guarda il Milan è contento". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha risposto ai cronisti, che, intercettandolo nell'albergo di Palermo dove ha registrato la puntata di Cinque minuti andata in onda stasera, gli chiedevano della reazione che ha avuto dopo essere stato assolto nel processo Open Arms. "Devo dire onestamente che quei 30 secondi, quando il giudice entra e legge il dispositivo, il confine tra la soluzione la condanna, fra colpevole e innocente, è sottile, non li auguro agli avversari. Io a processo uno di sinistra non ce lo manderei, perché non glielo auguro", ha aggiunto Salvini.

 

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