Cibersecurity, Italia sotto attacco: il 64% delle aziende "bucate" dagli hacker
Dal server della Regione Lazio, all'azienda San Carlo fino alle grandi catene di elettrodomestici: il 2021 si è distinto per un aumento vertiginoso di cyber attacchi. Secondo gli esperti di Gyala, startup che produce sistemi di cyber sicurezza totalmente Made in Italy, l'aumento degli attacchi è stato esponenzialmente accelerato da una condizione straordinaria come la pandemia.
Nicola Mugnato, ceo e co-founder di Gyala: "Esistono due classi di attacchi: quelli randomici, totalmente casuali, a cui una azienda può essere sottoposta per 'caso' e quelli invece mirati e creati ad hoc dagli hacker per colpire una organizzazione speciafica, per ottenere un vantaggio specificio".
Nel triennio 2018-2020 si è registrato un incremento del 20% di attacchi rispetto al triennio precedente.
"Oggi in Italia la cybersecurity non è ancora percepita, non è percepito il rischio di sicurezza. L'Italia non è molto più indietro rispetto agli altri paesi europei, sicuramente non lo è dal punto di vista tecnologico. Dobbiamo solo applicare le best practice il più presto possibile".