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Il papà divorziato in fuga col figlio

Dopo 13 giorni il papà in fuga col suo bambino vuole tornare a casa. Era il 3 gennaio quando Maurizio Rigamonti, parmigiano di 43 anni, ha fatto perdere le proprie tracce dopo aver trascorso con il figlio il weekend concordatogli dal giudice. L'uomo è da anni impegnato in una controversa causa con la ex moglie, la statunitense Lura Calder, per l'affidamento del bambino: lei lo accusa di violenze domestiche e abusi sessuali sul piccolo, lui l'ha denunciata per sottrazione internazionale di minore dopo che la donna era tornata a Los Angeles con il bambino. "Il mio assistito ha manifestato l'intenzione di tornare - ha detto a Repubblica il suo legale, Claudio Defilippi -. Non dice quando, ma mi sto adoperando perché accada al più presto. La volontà di rientrare è comunque la cosa fondamentale". La vicenda di Maurizio Rigamonti, che va avanti tra carte bollate e interventi vip (a difesa della moglie, operatrice cinematografica, sono intervenute star del calibro di George Clooney), è diventata di interesse pubblico dopo che l'uomo, in piena "latitanza", ha pubblicato su YouTube un video col figlio. Nella clip, titolata "le confessioni di Leo", il bambino racconta in inglese di essere stato costretto dalla madre a dire cose spiacevoli sul padre, al quale è invece legato. La vicenda - Rigamonti e la Calder si conoscono durante un viaggio di lei qui in Italia. Si sposano a Las Vegas, decidono di vivere nel Belpaese e hanno un figlio. Ma il matrimonio precipita e, quando il bimbo ha 5 anni, la donna decide di tornare negli States. La separazione si trasforma in una guerra legale: mentre la Calder mobilita le star di Hollywood, Rigamonti scrive al Presidente della Repubblica e ottiene un'interpellanza parlamentare. Un giudice di Los Angeles impone alla donna di fare rientro in Italia, dove il tribunale di Parma impone l'affidamento congiunto del bambino. Fino al colpo di testa del padre, che decide di scappare col figlio.

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