Omicidio Yara, la moglie di Massimo Bossetti intercettata in carcere: "Ho trovato due coltelli". Lui: "Buttali subito"
Spuntano due coltelli a casa di Massimo Bossetti, il muratore arrestato con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. A trovarli è stata la moglie, gli inquirenti non ne sanno ancora nulla: "Ho trovato due coltellini ieri sera - dice Marita Comi al marito - ce li ho lì bella borsa...". Quando la moglie lo avverte, durante uno dei colloqui intercettati nel carcere di Bergamo, Bossetti si allarma. Ma la sua preoccupazione non è legata all'accusa di omicidio che gli pende sulla testa: "Buttali via subito" dice il muratore. La sua paura è che gli inquirenti facciano analizzare i due coltelli e trovino: "tracce di fumo" su uno dei due. Marita non è tranquilla, dopo le perquisizioni che hanno messo sottosopra casa loro, i carabinieri hanno portato via taglierini e coltelli, ma non quelle due lame: "Tu non lo hai mai tirato fuori Massi?" chiede lei e Bossetti continua a negare: "Mai, e poi non uscirà niente perché non ho fatto niente". Da casa Bossetti sono stati sequestrati diversi coltelli, tra i quali uno stile "Rambo" e un altro con lo scatto automatico che il figlio del muratore desiderava. Marita però ha scovato due leme in una cassetta rossa, una delle due, secondo Bossetti, era usato da un suo amico per spezzettare panetti di hashish, un'operazione svolta di solito nel suo furgoncino. Bossetti appare più preoccupato da un'eventuale accusa per spaccio di droga, più che da quella per omicidio. Non si può tralasciare, poi, che sul corpo della giovane Yara sono state trovate diverse ferite fatte da una lama, oggetti finora mai trovato. Il video del colloquio è stato pubblicato da lastampa.it, una goccia nel mare dei 60 mila documenti deposistati circa un mese fa sul caso Bossetti.