Riggio a Bechis: "Aereo scomparso? Forse è esploso"
"E' più facile pensare che l'aereo sia esploso in una zona diversa da quella in cui finora si sono fatte le ricerche e che quindi non si siano trovate tracce". Così commenta il giallo dell'aereo della Malaysia Airlines scomparso il presidente dell'Enac, Vito Riggio, che ha partecipato oggi alla web trasmissione L'Abitacolo. Secondo il manager della aviazione civile italiana infatti "ci sono momenti in cui la copertura radar in quelle zone è molto bassa e discontinua". Secondo Riggio "se l'aereo fosse atterrato nascosto e provasse a rialzarsi per fare un attentato, basterebbe un nulla per fare alzare in volo gli intercettori. Ovviamente intervenire con gli intercettori significherebbe salire per abbattere quell'aereo anche avesse i passeggeri. Questo finora anche da noi è stato simulato in termini di ideazione". Il presidente dell'Enac continua spiegando che "è difficile che l'aereo sia stato nascosto in Afghanistan o in Pakistan: "dove c'è è c'è stata una attività militare internazionale la sorveglianza è fatta con i satelliti i quali hanno una capacità di scannerizzazione dello spazio tale per cui una massa di metallo di quella proporzione non può non essere rilevata Si tende di più ad accreditare l'idea che per ragioni ancora non note l'aereo abbia perso il controllo e sia precipitato in un posto diverso da quello registrato". Quanto ai passeggeri con documenti falsi "il passaporto rubato è stato sicuramente segnalato e quindi stava nel data base degli addetti al check in. Questo fa pensare a fenomeni di corruttela". Infine Riggio annuncia che anche in Italia verranno rafforzati i controlli di sicurezza: "adesso ricorderò che noi dobbiamo stare sempre sulla palla perchè purtroppo il terrorismo inventa sempre nuove combinazioni e dobbiamo essere pronti a sventarle". di Franco Bechis