Laura Boldrini: "Togliamo il segreto ai provvedimenti disciplinari interni"
"In linea con il mio impegno per la trasparenza e con quanto si sta facendo in questo senso alla Camera dei deputati, ho accolto l'appello del presidente della commissione Diritti umani del Senato, Luigi Manconi, a sollecitare il capo della Polizia affinché valuti la possibilità di togliere il segreto ai procedimenti disciplinari interni". Nel tradizionale video di commento politico che Laura Boldrini pubblica settimanalmente sul suo sito ufficiale, la presidente della Camera commenta il caso di cronaca del momento, quello della morte di Federico Aldrovandi, il 18enne che ha perso la vita il 25 settembre del 2005 a Ferrara, in seguito di un pestaggio dopo un controllo della polizia. Il caso - Martedì 29 aprile, i tre agenti coinvolti nell'omicidio del ragazzo - Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani - sono stati accolti al congresso nazionale del sindacato di polizia Sap con cinque minuti d'applausi. Il gesto è stato condannato da diversi esponenti politici e la mamma di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, non ha nascosto il suo sdegno per l'accaduto: "È terrificante, mi si rivolta lo stomaco - ha commentato all'Ansa - Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso". Il commento della Boldrini - Nel video la presidente Boldrini esprime "indignazione per gli applausi riservati ai poliziotti condannati per la morte del ragazzo durante il congresso del sindacato autonomo Sap" e considera che "il gesto provocatorio non solo fa male a chi crede nella giustizia, ma danneggia soprattutto i tanti agenti che fanno il proprio dovere rispettando le regole". La condanna agli applausi è corretta e condivisibile, ma quello che non convince è che in un momento di tensione caratterizzato da fortissime polemiche contro le istituzioni, la terza carica dello Stato contribuisca a mantenere questo clima su un caso che sta fortemente agitando gli animi, come dimostrano i cori "Siete voi i veri assassini" che si sono alzati durante il corteo del primo maggio a Torino.