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Milan, arriva Sinisa Mihajlovic. Ma un tempo diceva: "Piuttosto crepo di fame"

Incassato il no di Carlo Ancelotti per la panchina del Milan del prossimo anno, in via Aldo Rossi la ricerca non si è fermata, puntando a una seconda scelta di tutto rispetto. Nel mirino c'è Sinisa Mihajlovic, reduce da una stagione esaltante alla Sampdoria e richiesto da più parti in Italia e all'estero. La trattativa è serratissima, quasi chiusa: l'ormai ex mister della Samp è atteso ad Arcore con il vertice decisivo con Silvio Berlusconi, e a brevissimo potrebbe arrivare la firma. Eppure Sinisa, con un passato non proprio trascurabile all'Inter, tempo fa si era già espresso sull'ipotesi di finire alla guida tecnica dei rossoneri. Quando allenava il Catania, aveva risposto a una domanda di un giornalista sull'eventualità di allenare i rivali del Palermo. Lui respinse lo scenario, sarebbe stato un tradimento. Immediata la seconda domanda: "E se la chiamasse il Milan?", Sinisa non aveva avuto dubbi: "No, non potrei. Sono fatto così, magari muoio di fame, ma ho rispetto per le squadre che alleno. Non mi si presenterà mai questa possibilità, parliamoci chiaro - diceva Sinisa - ma se per caso succedesse in futuro, non potrei mai allenarlo perché sono stato interista". Una frase che ora, mentre si parla proprio di Sinisa al Milan, rimbomba nell'aria. Una frase che, però, non sembra pesare sul futuro di Mihajlovic: Berlusconi è pronto ad andare oltre e ad affidare a lui il Milan.

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