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Il fuorionda di Renato Brunetta con Elisabetta Gardini: "Ma quando la uccidete 'sta Merkel?"

Meglio non far arrabbiare Renato Brunetta ultimamente perché il capogruppo di Forza Italia alla Camera non sembra passare un periodo all'insegna delle mezze misure. Solo pochi giorni fa aveva attaccato Giuliano Ferrara con una lettera furiosa nella quale lo chiamava "carogna". E guai ora se gli dovesse capitare il cancelliera tedesco Angela Merkel davanti, non è dato sapere cosa le potrebbe combinare. La minaccia arriva direttamente da una chiacchierata a microfoni spenti tra Brunetta e l'europarlamentare azzurro Elisabetta Gardini. I due sono nella saletta dei gruppi parlamentari di Montecitorio, sta per cominciare l'incontro Progetto comune con gli amministratori di Forza Italia e da lì a poche ore faranno irruzione i fittiani che hanno prenotato la stessa saletta per la presentazione ufficiale del simbolo di Riformisti e conservatori. Sanguinario - Brunetta e Gardini sono in un momento di relax, si ride e si scherza, ma si sa che tra il serio e il faceto i desideri reconditi emergono. Il microfono di Corriere tv ha beccato l'ex ministro mentre dice alla collega di Bruxelles: "Ma quando la uccidete 'sta Merkel?". Lui ostenta sorrisi davanti a cameraman e fotografi, ma la frase gela la Gardini che prova a smorzare i toni: "Ma non vogliamo uccidere la Merkel...", Brunetta non indietreggia: "Io sì!". La Gardini mette ordine nella borsa, ma davanti all'insistenza di Brunetta vuol vederlo in faccia: "Ma vuoi ucciderla proprio?", il capogruppo non ha dubbi e annuisce con la testa. Missione - Brunetta è costretto anche a spiegare alla Gardini come sono andate davvero le cose durante le trattative con la Grecia. L'europarlamentare dice che più duro della Merkel sarebbe stato il suo ministro delle Finanze, Wolfang Schaeuble: "Ma no! - dice Brunetta - quello è il gioco delle parti, con il poliziotto buono e quello cattivo...". La missione è partita, occhio

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