Il video dell'oscuro assalto alla nave nell'Oceano Indiano e dei quattro uomini “fucilati"
Le immagini esclusive diffuse dal New York Times fanno luce sul misterioso accadimento avvenuto in alto mare. Nel 2013 quattro uomini sono stati 'fucilati' dall'equipaggio di una nave nell'Oceano Indiano.. Un frammento di un'indagine eccezionale su un mondo senza leggi e violento. La nave taiwanese - La storia è iniziata con il ritrovamento di un telefonino su un taxi a Suva, la capitale delle isole Fiji. Nella memoria del cellulare il video dell'uccisione, le voci di sottofondo che si esprimono in cinese, vietnamita e indonesiano, l'ordine ripetuto di sparare su quegli uomini in acqua. Compaiono anche delle navi, compresa la Chun I 217, taiwanese, impegnata nella pesca del tonno. Molti i colpi esplosi, circa 40. Poi il sangue che tinge di rosso la superficie. Eliminati da vigilantes - Si è ipotizzato che le vittime fossero dei pirati, gettati in mare ed eliminati dai vigilantes in servizio sui pescherecci. Ad agire forse i membri di una società di sicurezza dello Sri Lanka. Ma, nonostante i molti testimoni presenti e l'individuazione delle navi coinvolte, non è stato possibile accertare le eventuali responsabilità. Il proprietario della Chun I 217, interpellato dai media, si è ben guardato dal fornire dettagli. Alla fine la polizia delle Fiji ha chiuso il caso. Senza colpevoli. Buttati in mare - Quanto è avvenuto è solo uno dei tanti episodi che avvengono nelle zone infestate dai pirati. Dozzine di banditi sono stati neutralizzati dai contractors e a volte dagli stessi equipaggi. Uccisi con le armi da fuoco, a volte abbandonati su piccole scialuppe e in qualche caso semplicemente spinti in mare. Vicende fatte di scontri duri e senza alcuna pietà per chi soccombe Attacchi in calo. Proprio la presenza a bordo di guardie armate, i pattugliamenti di unità militari e la creazione di cellule di sicurezza sui mercantili hanno sconfitto la pirateria nelle acque della Somalia. Ma i predoni restano attivi in altri quadranti, dall'Africa fino in Asia