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Libia, il video della decapitazione dei 21 egiziani coopti

I militanti dello Stato islamico hanno diffuso un video che mostrerebbe la decapitazione di 21 egiziani cristiani che erano stati rapiti in Libia. Lo fa sapere la televisione al-Jazeera. Il video è comparso sull'account Twitter di un sito internet che sostiene il gruppo dello Stato islamico. Nel video i militanti vestiti di nero fanno camminare i prigionieri, vestiti con tute arancioni, su una spiaggia. I prigionieri vengono costretti a inginocchiarsi, per poi essere decapitati. Il filmato dura cinque minuti. In una didascalia si legge: "Il popolo della croce, seguaci dell'ostile chiesa egiziana". Migliaia di egiziani si sono recati nella vicina Libia per cercare un lavoro dopo la rivolta del 2011, nonostante i consigli del loro governo di non recarsi in uno dei Paesi più pericolosi della regione.. La reazione - E questa mattina, luned 16 febbraio, i caccia hanno colpito campi di addestramento e magazzini di armi dello Stato islamico in Libia e sono tornati indenni alle basi. "Facciamo sapere ai vicini e ai lontani - tuona l'esercito del Cairo - che gli egiziani hanno uno scudo che li protegge". Il presidente Abdel Fattah al Sisi ha incaricato il ministro degli Esteri, Sameh Shukri, di andare "immediatamente" a New York per le riunioni necessarie all'Onu e nel Consiglio di Sicurezza e chiedere una reazione internazionale. Shukri porrà la comunità internazionale di fronte alle "sue responsabilità" perché prendano "le misure adeguate" per far rispettare la carta delle Nazioni Unite tenendo conto che tutto quello che sta succedendo in Libia "è una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale". La Casa Bianca ha già sottolineato "l'urgente necessità per una soluzione politica al conflitto in Libia".

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