Massimo Giletti se la prende con Massimiliano Allegri: "Arrivare secondi vuol dire essere i primi tra i perdenti"
"Avevo scritto a Massimiliano Allegri di non perdere la fiducia. I moduli contano poco, sono sempre undici uomini ad andare in campo e a fare la differenza sono l'intensità e la cattiveria". Lo dice in un'intervista a LaPresse, a poche ore di distanza dalla vittoria in Champions League della Juventus in casa del Manchester City, il conduttore de L'Arena Massimo Giletti, tifoso juventino. "Analizzando le partite giocate fin qui - aggiunge Giletti - il centrocampo è stato evanescente perché mancavano dei pilastri. Campioni come Tevez e Pirlo non si sostituiscono e forse è stato giusto lasciare partire Vidal a fronte dell'offerta ricevuta". Sulla vittoria di Manchester, commenta: "Martedì i giocatori hanno ritrovato la voglia di dimostrare che chi arriva alla Juventus deve vincere sempre, perché arrivare secondi vuol dire essere i primi tra i perdenti, e questo non ci appartiene. Mi è piaciuta la reazione dopo il gol subito, lì è venuta fuori la squadra, c'è ancora anima, c'è voglia di combattere. La Juve vera la vedremo da questa domenica, ma il campionato è una cosa diversa. La Juventus non può sempre vincere, ma deve arrivare tra le prime tre, e ci arriverà".