Carlo Tavecchio (Figc) a Maurizio Belpietro: "Scommesse? Ero contrario sui dilettanti. Lotito? Da lui nessuna interferenza"
"Non c'è alcuna interferenza del dottor Lotito". Il presidente della Figc Carlo Tavecchio, intervistato dal direttore di Libero Maurizio Belpietro a La Telefonata su Canale 5, interviene sulle polemiche relative all'ultimo caso di calcioscommesse che ha sconvolto il pallone italiano, chiamando in causa anche il presidente della Lazio (e consigliere federale) Claudio Lotito. "Il dottor Lotito è un eletto e non un nominato. Lo ha eletto la Lega di Milano. Io mi sono opposto che diventasse vicepresidente ed è rimasto consigliere. Gli ho anche tolto la delega alle riforme", spiega Tavecchio, che al patron laziale riconosce "una grande capacità manageriale, la sua è una delle migliori società". Dalle intercettazioni relative alle scommesse su gare di Dilettanti e Lega Pro emerge come Lotito, oltre a Lazio e Salernitana, controlli più o meno direttamente anche Salernitana, Brescia e Bari: "Lotito controlla la Salernitana alla luce del sole, le altre sono storie metropolitane. In molti si rivolgono a lui per consigli amministrativi", minimizza Tavecchio. "Io dissi no alle scommesse sui dilettanti" - "Anni fa la scommessa era un reato, poi per raccogliere fondi si è deciso di trasformare un reato in norma di legge, da quel momento sono scattati tutti i meccanismi tipici di una società che da 8-9 anni ha un sistema Paese in grave difficoltà. Tutti i mariuoli, i faccendieri non trovano altro modo che riciclarsi in un mondo dove si trova facilmente del guadagno, la delinquenza non può essere allontanata dal nostro mondo che ha 10 milioni di utenze", commenta Tavecchio che poi ricorda: "Avevo dato parere negativo all'allargamento delle scommesse ai dilettanti. Non si parla solo del campionato di Serie D, anche nei campionati giovanili si può scommettere. La frode sportiva è una truffa, noi abbiamo dato incarico ai nostri legali per costituirci parte civile a Catanzaro. Non devo difendere nessuno, ma voglio sottolineare che la Lega Pro ha una società che si chiama Sport Radar che segnala le anomalie delle scommesse agli organi di polizia e di controllo". La proposta è quella di escludere le "mele marce" dal mondo del calcio: "Bisogna fare un database per sapere cosa fanno i dirigenti. Non è possibile che possano riciclarsi ogni anno, che fanno fallire una società e poi passano a un'altra senza alcun controllo. Bisogna creare una specie di casellario giudiziario, bisogna sapere con chi si ha a che fare, perché sono sempre le stesse persone che riescono a riciclarsi nel sistema". Belloli e le "quattro lesbiche" - Altra grana sul tavolo di Tavecchio è il caso Felice Belloli, il presidente della Lega Dilettanti finito nella bufera per una frase sessista sulle "quattro lesbiche" del calcio femminile: "Non si devono discriminare le donne, ma il problema non è solo nel mondo del calcio. In queste ore succederanno delle cose", si limita ad annunciare il presidente della Figc. Belloli.