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Serbia, il filo Putin Vucic rieletto presidente: lo scenario alle porte d'Italia

Il presidente serbo in carica Aleksander Vucic ha annunciato la vittoria nelle elezioni politiche e presidenziali di domenica, una vittoria che significa la sua riconferma al primo turno, dopo un decennio già alla guida di Belgrado, e la maggioranza in parlamento. I serbi hanno scelto la continuità rispetto all'opposizione filo europeista.

"Affronteremo molte sfide", ha detto Vucic, "ma la cosa più importante per i serbi è avere buone relazioni nella regione, continuare nella marcia verso l'Europa ma senza distruggere i rapporti con i suoi amici tradizionali". E infatti aggiunge, "faremo ogni sforzo per preservare i nostri rapporti non solo di parternariato ma di amicizia con la Federazione russa".

"Continueremo sullo stesso cammino con la stessa strategia" ha detto Vucic. "Quello che importa per gli europei, per i russi, per gli americani, per tutti, è che continueremo la strategia della neutralità militare che ha avuto enorme sostegno e non ci uniremo ad alcuna alleanza militare".

La politica della neutralità ovvero il rifiuto di condannare l'invasione russa in Ucraina è stata la carta giocata da Vucic con successo nelle ultime settimane di campagna elettorale, e i tradizionali rapporti con Mosca, potente alleato di sempre, hanno sbaragliato il candidato filo europeista presentato a sorpresa dal campo dell'opposizione. Zdranko Ponos auspicava un cambio di rotta per il paese balcanico.

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