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Ibiza rinasce, dopo due anni riaprono i club (senza obbligo di mascherine al chiuso)

Dopo due anni di quasi silenzio, Ibiza riparte facendo gli straordinari. Per rimediare alle ultime due stagioni con il segno meno, nel 2022 l’estate è stata prolungata di due mesi. Per legge. I club hanno diffuso i calendari degli opening party, aprono pure i Beach club, tempo permettendo. In questi giorni, a Ibiza, c’è l’International Sound Summit, una conferenza dove si incontrano tutti gli addetti ai lavori del clubbing: dj, impresari, discografici, manager. Se non arriva un altro accidente, le stime sono ottimistiche. Anche se l’anno buono, quello del ritorno alla normalità, sarà il prossimo. 

Anche i numeri della musica elettronica sono incoraggianti, a dispetto di pandemie e guerre. L’industria delle vendite non si è mai fermata grazie agli streaming e vale 6 miliardi di dollari, ora manca l’ultimo tassello per tornare al 2019: i live. 

Le serate in discoteca: a Ibiza sono una roba seria. Qui si esibiscono i migliori dj del mondo, ogni settimana, e lo spettacolo si paga. Tanto. Esempio: ascoltare David Guetta costa quanto Vasco a San Siro. Se vuoi un tavolo, poi, non ne parliamo. 

Sul fronte Covid il clima è rilassato. Nel locali al chiuso non è obbligatoria la mascherina, solo consigliata. E anche all’aeroporto va indossata solo al momento di salire in aereo. 

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